martedì 2 marzo 2010

Sogno n°1

Sono in India, in un luogo santo. Quattro donne italiane, anzi milanesi, mi si fanno attorno.
Loro sono alla fine della loro vacanza/ esperienza spirituale, io all’inizio. Una è vestita di verde chiaro, una di marrone scuro, una di celeste e l’ultima di rosa chiaro. Quella vestita di verde si siede a gambe incrociate a terra davanti a me e mi dice: “Ora ti diciamo qualcosa per te. Dopo la sua trentamillesima incarnazione, quando il Budda non era e non sarà più, tu sarai etero”.
Ora siamo seduti attorno a un tavolo di legno, pronti per il pranzo o alla fine del pranzo.
Un sant’uomo con le sembianze di Sai Baba, scuro di pelle e con un viso tondo incorniciato da riccioli folti e neri, gira alle nostre spalle incorporando uno spirito irascibile e violento e urla:
“Visto come sono tutto viola? Adesso ve lo faccio vedere io il viola come è violento se non fate quello che voglio io!” Io non oso alzare lo sguardo ma noto che lui non è vestito di viola ma di indaco e ha solo le pantofole del colore viola con due pompon attaccati sulla punta, come due asterischi pelosi che si rizzano a ogni passo.

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