venerdì 23 dicembre 2011

Davide (V parte)


Luca aveva scoperto la sua identità ombra e in un ultimo, disperato tentativo, nell’allucinazione chiaroveggente della malattia e della sua fine imminente, aveva voluto affidare la sua verità a quella coperta, usando parole che solo il ragazzo avrebbe capito. E per fortuna nessun altro.
Il ragazzo pianse lungamente con dolcezza, senza più rancore, per la prima volta dopo tutto quel tempo. Silvia vide una goccia densa solcare il suo profilo. Se quella lacrima avesse potuto parlare, le avrebbe detto che l’amico non stava piangendo per Luca ma per se stesso.
Passarono due settimane prima che il ragazzo ripartisse per New York. Ne approfittò per salutare un po’ di amici e fare un salto a Roma per regolare alcune questioni amministrative con l’inquilino a cui aveva affittato la casa di Trastevere.

Andrew gli aveva detto che l’agenzia aveva chiamato un paio di volte per sapere quando aveva intenzione di tornare, ma il ragazzo non dette peso alla cosa come avrebbe dovuto. Bastarono quelle due settimane perché in agenzia si accorgessero di poter fare a meno di lui. Quando tornò, trovò una bella lettera di licenziamento sulla sua ex scrivania, insieme a un assegno con tutti i soldi che gli spettavano, detratti naturalmente quei 14 giorni. Non ci volle molto a mettere le sue cose dentro uno scatolone e andarsene senza salutare, anche perché non aveva amici lì dentro, soprattutto nel reparto creativo.
Ne parlò con Andrew senza aspettarsi una risposta quella sera stessa, a letto. Andrew gli spiegò che gli americani avevano al massimo una settimana di ferie l’anno e che a New York quelle erano cose all’ordine del giorno. Poi si alzò, andò in cucina e tornò a letto con due flute colmi di champagne per brindare alla loro nuova vita da disoccupati. Era tipico di Andrew e il ragazzo in cuor suo lo benedisse per quella sua innata capacità di sdrammatizzare tutto. Mentre sorseggiava il suo champagne il ragazzo sentì uno strano tintinnio all’interno del bicchiere. Guardandolo in controluce vide qualcosa luccicare tra le bollicine che salivano dal fondo. Era un anello di fidanzamento con diamante.

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